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La sede sorge fuori dal centro del paese, sviluppandosi dalla casa che già fu dei trisnonni. Oggi è sede produttiva e fulcro del nostro progetto di viticoltura e vinificazione di territorio, vero protagonista della qualità di un vino.
L’azienda Agricola Rapalino Fratelli è situata a Neviglie, ad est della città di Alba e a destra del fiume Tanaro, in piena zona collinare delle Langhe, da sempre conosciuta per la qualità delle uve qui prodotte. Il comune è adiacente alla zona di produzione del Barbaresco, vino che la nostra azienda produce da diversi anni.
Noi due fratelli abbiamo iniziato ad imbottigliare i nostri vini nel 1998, ma a casa si faceva il vino già da lungo tempo: il vino è sempre stato prodotto come alimento da cui ricavare energia utile al duro lavoro dei campi. Abbiamo iniziato con le uve dei vigneti di famiglia, restando fedeli all’antica sapienza contadina; le pratiche di agricoltura sostenibile, oggi così di moda quanto necessarie, fanno parte delle nostre abitudini colturali da sempre. Siamo convinti, da cinque generazioni, che le nostre azioni debbano sempre essere migliorative per il territorio che ci ospita e, con questo sentimento ben radicato, costruiamo passo dopo passo il futuro che desideriamo per i nostri figli e nipoti.
In quest’ottica abbiniamo il progresso tecnologico alla tradizione: abbiamo adottato le procedure dell’azienda 4.0, un piano nazionale volto a migliorare i processi aziendali in modo da ottimizzare le risorse e renderle tracciabili; ci avvaliamo della consulenza di esperti in vari settori, per poterci confrontare sempre con persone competenti; stiamo ampliando le nostre certificazioni ambientali per proseguire nella trasparenza e nella coerenza che da sempre ci guidano.
Il nome della nostra famiglia, secondo l’araldica, indica la nostra origine nella città di Rapallo, in Liguria, come un ramo dei conti di Lavagna, tracciato dal 1520.
I nostri trisavoli Francesco e Giuseppina vennero ad abitare a Neviglie alla fine del 1800 e da allora iniziarono a coltivare il vigneto, insieme ad altri tipi di colture ed allevamento necessari al sostentamento della famiglia.
I nostri genitori hanno continuato l’attività contadina e noi oggi, con le nostre rispettive famiglie, proseguiamo questa attività. Siamo tutti coinvolti, in diversi ruoli e compiti, nelle mille attività che un’azienda agricola richiede.
Oggi come prima, le nostre soddisfazioni derivano da cose semplici, ma rare: la riuscita di un buon vino dopo anni di lavoro e paziente attesa; un pranzo domenicale tutti insieme o il tempo passato con le persone che stimiamo e che amiamo.
Da quando i nostri trisavoli sono arrivati a Neviglie, hanno da subito sperimentato cosa intendeva Fenoglio con terra della malora. Nonostante la fatica, hanno sempre lavorato la terra con cura, pazienza e dedizione. I ritrovati chimici moderni, grande novità del secondo dopoguerra, non sono mai piaciuti a nostro nonno, così noi non abbiamo mai usato diserbanti né trattato i vigneti con prodotti di sintesi.
Certo, quando eravamo più giovani ci sembrava un’assurdità non sfruttare le facili strade che i nuovi prodotti offrivano, e ricordiamo bene la fatica di tagliare a mano l’erba in certe vigne, dove si camminava con difficoltà a causa della forte pendenza… i risultati ed il tempo hanno dato ragione al nonno, e noi oggi gli siamo grati per non aver barattato la coerenza con la comodità. Abbiamo continuato in quel solco, come si dice nel nostro mondo contadino, e ai quattro ettari di vigneto originari, tutti situati intorno alla cantina, ne abbiamo aggiunti altri, sino ad arrivare ai circa quaranta attuali.
Oggi i terreni sono situati in sei comuni: Neviglie, Alba, Treiso, Trezzo Tinella, Neive, Camo, con un’altezza media di circa 400 mt slm e una pendenza media di 20° con picchi di 30°. Alcuni nostri vigneti sono inseriti nella mappatura dei "Sorì Eroici", recente riconoscimento che mette in luce la fatica di decenni e il valore di certi vigneti che, nonostante la scomodità, continuano ad essere coltivati proprio per il frutto d’eccellenza che producono. È proprio in vigne come queste che si percepisce distintamente il profondo legame tra la terra e l’uomo.
Ogni vigna è diversa e la lavoriamo in modo diverso, a seconda della varietà, della zona, dell’esposizione, della pendenza… ascoltiamo ogni giorno i suoi messaggi e li interpretiamo per portare in cantina il frutto sano di un intero anno di fatica.
Il nostro approccio al vino e alla vinificazione inizia in vigna: l’impasto della terra, duro, di terreni argilloso – calcarei, conferisce ai vini le tipiche caratteristiche da invecchiamento: molta struttura per una grande longevità. Inoltre, i nostri vigneti sono situati in zone asciutte e ventilate, caratteristica che ci consente di portare in cantina uve molto sane senza dover intervenire chimicamente.
Il frutto perfettamente sano e maturo è infatti la condizione imprescindibile per ottenere un buon vino. E’ già stato detto tante volte e noi lo ribadiamo: il vino di qualità si fa in vigna.
La vendemmia è solo manuale e, in certi casi, usiamo la doppia cassetta: già durante la raccolta viene effettuata una prima selezione. Una volta giunta in cantina, l’uva adagiata nelle cassette basse, con acini perfettamente integri, viene ulteriormente selezionata per essere avviata al processo di vinificazione, la stessa che adottavano i nostri nonni, anche se supportata da moderna attrezzatura.
Curiamo la delicata parte della fermentazione come si cura una creatura nuova e sensibile, con attenzione costante e infaticabile, ma poi, una volta che la trasformazione da uva a vino è terminata, il nostro intervento si riduce parecchio. Se abbiamo fatto un buon lavoro in vigna e abbiamo curato bene la fermentazione, i profumi e le caratteristiche specifici dell’uva e di quell’annata sono diventati parte integrante di ciò che ritroveremo nel bicchiere.
L’affinamento in legno è un vero e proprio riposo per il vino: interveniamo raramente e con mano leggera, con approccio delicato e rispettoso, fino a quando il vino sarà pronto per essere messo in bottiglia.
I nostri sono vini che esprimono la terra da cui provengono, la Fenogliana terra della malora: dura, ripida, scomoda, faticosa. Storicamente, solo la vite riusciva a sopravvivere e fruttificare in certe annate dal clima particolarmente sfavorevole. Questo legame atavico tra la vite, le nostre colline ed il lavoro dell’uomo, ci premia con vini che suscitano emozioni profonde quanto inaspettate.
Le Langhe sanno offrire vini molto diversi tra di loro, che possono essere sia freschi e beverini che di grande struttura e complessità.
Certi vitigni inoltre sono molto sensibili all’andamento climatico: sarà quindi possibile scoprire un ampio ventaglio di sensazioni e richiami aromatici, diversi a ogni annata.
Noi lavoriamo per far sì che tutte le caratteristiche specifiche siano ben trasferite dall’uva al bicchiere, e ci auguriamo che in questo processo il “nostro modo” di fare il vino possa essere riconoscibile. Inostri vini non cercano di piacere a tutti, ma chiedono di raccontare la loro storia, in modo diretto e senza fronzoli, a chi deciderà di trovare il tempo e l’attenzione per ascoltarla.